La strada verso Vegas

Il lungomare di questa parte della costa di Los Angeles, fiancheggiato da negozi di articoli da surf, artisti di strada, saloni di tatuaggi e juice bar, attira una folla eclettica di bagnanti. L’ampia spiaggia sabbiosa di Venice ospita campi da pallacanestro e pallavolo, una palestra (la famosa Muscle Beach) e una pista ciclabile che si protrae per oltre 30 km lungo la costa.

Spostatevi di qualche isolato verso l’interno per scoprire l’irresistibile mecca pedonale dello shopping di L.A.: Abbot Kinney Boulevard. Questo quartiere vivace, ricco di bar, boutique e negozi di design, è uno dei luoghi migliori per trovare souvenir tipici di L.A. Ascoltate i dischi prima di acquistarli al VNYL, provate gli oli profumati di Le Labo o esaminate gli stravaganti articoli regalo di Burro. Se siete in città il primo venerdì del mese dirigetevi ad Abbot Kinney per provare una varietà dei migliori cibi da strada di L.A. e fare shopping con un sottofondo di musica dal vivo.

Salendo di altitudine e inoltrandosi in un paesaggio più montuoso, mentre vi dirigete verso est nel deserto, inizierete ad avvicinarvi a Mormon Rocks, una serie di formazioni di arenaria dalla curiosa bellezza a circa 1,5 chilometri a ovest della Interstate 15. Partendo da 1000 metri, seguite il Mormon Rocks Interpretive Trail, un sentiero di circa 1,5 chilometri tempestato di piccole rientranze e grotte, fino a raggiungere la cresta. Dall'alto ammirate le rocce e cercate di scorgere falchi, corvi, lucertole e gufi.

Seguite una stretta striscia di asfalto per raggiungere lo strano spettacolo noto come Elmer’s Bottle Tree Ranch a Oro Grande, nella Contea di San Bernardino. Migliaia di “rami” multicolori pendono da una foresta di “alberi”, creando oltre 200 installazioni lungo la Route 66. Questa rappresentazione di arte popolare è la visione (e la casa) dell’artista Elmer Long e non ha orari ufficiali, ma potete semplicemente presentarvi e camminare in giro (o scattare foto attraverso i cancelli se sono chiusi).

Calico, città fantasma una volta sede della più grande vena d’argento della California con 500 miniere, ora è un parco a tema con attrazioni che includono la Calico Odessa Railroad e il Calico Mystery Shack, ricchi di “entusiasmanti numeri e vedute che disorientano”. Riempite la giornata cercando l’oro, seguendo i sentieri, andando in giro per i negozi o bevete qualcosa al Lil’s Saloon (entrate attraverso le porte a battenti di legno). Il sabato sera potreste riuscire a mettervi in contatto con i fantasmi di Calico durante un giro nell’oscura e inquietante Maggie Mine, risalente agli anni attorno al 1880.

Sebbene non sia propriamente una metropoli, la piccola Baker lungo la Interstate 15 è un hub irrinunciabile per i viaggiatori nel Deserto del Mojave che cercano un boccone da assaggiare o un posto dove allungare le gambe. L’attrazione più famosa di Baker è il suo gigantesco termometro, alto quasi 45 metri, il più alto al mondo. Moltissime persone si fermano a Baker anche per la carne essiccata presso Alien Fresh Jerky, a tema UFO, il luogo dove lanciarsi su queste leccornie ispirate a ET come l’Abducted Cow Pineapple Teriyaki, il perfetto souvenir per tornare a casa.

La Mojave National Preserve, che protegge un’area desertica selvaggia e incontaminata di 647.497 ettari, vi consentirà di ascoltare il canto delle dune di sabbia, ammirare contorti Joshua tree e scalare coni di cenere vulcanica. Prendetevi tutto il tempo necessario per esplorare il posto e lasciate che la magia del deserto si sprigioni.

Non perdetevi le vicine Kelso Dunes, la seconda località più grande di dune della California, che si estende per 72 chilometri quadrati e si innalza per più di 183 metri. In primavera i fiori selvatici del deserto ricoprono la sabbia di colori.

Un’altra escursione straordinaria sono i 5 chilometri, tra andata e ritorno, che consentono di scalare i 1.754 metri del Teutonia Peak, la vetta più alta del Cima Dome, una formazione montuosa quasi perfettamente simmetrica.

Non si tratta però di una terra desolata priva di forme di vita: attendete e osservate (soprattutto all’alba e al tramonto) la ricchissima fauna selvatica che popola questa riserva, tra cui la rara tartaruga del deserto. Grazie alle piogge primaverili il deserto si trasforma in un tappeto di fiori selvatici. Ci sono anche essere umani: fate una sosta al Kelso Depot, una stazione ferroviaria restaurata che ospita il centro per visitatori della riserva naturale con esposizioni e informazioni (aperto dalle 9 alle 17, dal venerdì al martedì).